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Decreto Ristori, contributi a fondo perduto per attività extra alberghiere

In arrivo contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dagli effetti della seconda ondata della pandemia Covid-19. Lo prevede il ‘Decreto Ristori’ approvato dal Consiglio dei Ministri nel pomeriggio del 27 ottobre e che entra ufficialmente in vigore il 29 ottobre con l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La misura arriva a due giorni di distanza dal dpcm del 24 ottobre che ha introdotto nuove misure restrittive e limitazioni agli operatori economici determinando gli effetti devastanti di un lockdown per alcuni settori in particolare, come, certamente, quello extra alberghiero.

Il meccanismo per stabilire l’importo del singolo fondo perduto da destinare a ciascuna azienda è legato al funzionamento del Decreto Rilancio.

Il contributo, pari al 20% del fatturato di aprile 2019 (con un contributo minimo di 2mila euro),  spettava e spetterà anche in questo caso alle aziende che ad aprile 2020 hanno dichiarato ricavi inferiori ai due terzi dei ricavi di aprile 2019.

Ma con una maggiorazione percentuale associata al Codice ateco di riferimento dell’operatore economico.

Alle attività alberghiere ed extra alberghiere che operano con codice ateco appartentente alla sezione 55 spetetterà nello specifico una maggiorazione del 150%.

NON sono presenti i codici ateco dei property manager che operano con codice ateco: 68.32.00; 68.20.01. Incluso invece il codice 79.90.19.

Scarica l’elenco di codici ateco beneficiari del decreto ristori.

Esempio:

ad un affittacamere che con il Decreto Rilancio aveva ricevuto 2mila euro spetterà ora un ristoro di 3mila euro:  2mila euro x 150%

Chi ha già beneficiato del Decreto Rilancio non dovrà fare una ulteriore domanda, sarà l’Agenzia delle Entrate a far partire il bonifico in automatico sui conti correnti delle imprese cui spetta.

Al contrario, chi non avesse già fatto domanda potrà presentarla con procedura telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

L’ammontare del contributo non può superare i 150mila euro.

Per le attività che esercitano con codice Ateco 55 il tetto di 150 mila euro si applica ad ogni singola struttura.

Il contributo è rivolto ha chi ha una partita attiva al 25 ottobre 2020 e non a quelli che l’hanno avviata dal 25 ottobre in poi.

Il pacchetto da 5miliardi prevede aiuti per circa 350mila imprese.

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha dichiarato in più occasioni che i fondi arriveranno direttamente nei conti correnti delle imprese entro il 15 novembre 2020.

Scarica Decreto Ristori pubblicato in Gazzetta Ufficiale

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