Normativa per locazioni turistiche e affitti brevi aggiornata al 2020. Cosa è una locazione turistica e come funziona. Quali sono gli adempimenti da seguire e come si apre una locazione turistica? Quali sono le tasse che si devono pagare e quali sono i servizi che può offrire una locazione turistica e soprattutto quelli che non può offrire. Sono tante le domande che vengono in mente a chi ha intenzione di affittare la propria casa ai turisti per creare una nuova entrata o integrare quelle esistenti.
Nella nostra guida sulle locazioni turistiche e gli affitti brevi trovete tutte le informazioni che state cercando, aggiornate alle ultime novità del legislatore. La giurisprudenza in materia è complessa e in più di ogni occasione emergono veri e propri buchi normativi. Per operare in totale serenità ed evitare pesanti sanzioni è bene affidarsi ad un consulente esperto in materia. Contattateci subito per avere una prima consulenza gratuita.
Ormai nel linguaggio comune il termine ‘locazione turistica’ viene impiegato come sinonimo di casa vacanze o affittacamere per indicare una casa nella quale viene offerta ospitalità ai turisti. Come se si parlasse di una vera e propria struttura ricettiva. Così non è. E non si tratta di differenze semantiche ma sostanziali.
La Locazione Turistica, infatti, non è altro che un particolare contratto di locazione mediante il quale i privati cittadini possono affittare ai turisti, ma non solo, la propria casa. Tali contratti devono prevedere obbligatoriamente una breve durata, inferiore ai 30 giorni. Per questo viene definita dalla stessa Agenzia delle Entrate come ‘Locazione breve’.
Riferimenti normativi locazione turistica e locazione breve, ovvero dove trovare le regole che la inquadrano per comprendere come funzionano:
E’ proprio in quest’ultima legge che troviamo tutte le regole sulle Locazioni turistiche, riportiamo testualmente:
“Ai fini del presente articolo, si intendono per locazioni brevi i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attivita’ d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attivita’ di intermediazione immobiliare, anche attraverso la gestione di portali online”.
Possiamo quindi affermare che:
Ragionando per analogie, dovete pensare ad una Locazione Turistica come ad una locazione tradizionale, come il comune affitto quattro più quattro, ma con una durata minore.
Ribadiamo con forza che la Locazione turistica non è un’attività di impresa e che pertanto non può erogare servizi se non quelli essenziali citati esplicitamente dalla circolare della Agenzia delle Entrate.
Chi concede in affitto breve la propria casa con il contratto di Locazione turistica può fornire all’ospite la biancheria da camera e da bagno: lenzuola, federe, coperte, trapunte e piumoni, asciugamani per il bagno, normalmente il kit prevede: telo doccia, telo viso, tappettino bagno, telo ospite.
La pulizia dei locali viene fatta ad ogni cambio inquilino, ovvero, la casa viene consegnata agli ospiti pulita ma non può essere offerto un servizio di pulizia durante la permanenza.
Possiamo offrire la possibilità di accedere gratuitamente al wi-fi, concedere l’accesso alla tv digitale, Netflix, Amazon Prime, Sky, per citare qualche player, ma il tutto gratuitamente: senza costi accessori.
E’ possibile affittare attraverso Agenzie di viaggio Online (Ota) come Booking, Expedia e Ctrip, oppure tramite Marketplace che fanno incontrare domanda e offerta come Airbnb.
Nonostante la gestione della locazione turistica possa svolgersi in forma esclusivamente non imprenditoriale non pensiate che sia un impegno di poco conto: pulizie, check-in a qualsiasi ora del giorno e della notte, reperibilità, buocrazia quotidiana, la gestione di un appartamento ad uso turistico richiede uno sforzo e attenzioni notevoli. In particolare in un mercato ipercompetitivo come quello italiano: tutto deve essere svolto alla perfezione.
Per fortuna è possibile affidare la gestione della propria casa e dei relaivi servizi a società specializzate di Property Management, come Idyllia: potete delegare tutto il lavoro a fronte di una piccola percentuale sugli incassi.
Se disponete di un immobile di pregio e volete inserirlo nel mercato delle locazioni turistiche contattateci subito per scoprire gratuitamente quanto potete guadagnare con gli affitti brevi.
Il decreto legge 50/2017 ha formalmente introdotto la possibilità di beneficiare della Cedolare Secca per i contratti di locazione breve: potrete pagare il 21% di quanto incassato.
Nel calcolo la base imponibile viene considerata al lordo delle eventuali commissioni delle agenzie online, dei costi di pulizia, biancheria e servizio in generale. Non è possibile detrarre alcun costo sostenuto.
Se delegate la gestione della vostra locazione tustica ad una agenzia di property management sarà quest’ultima a fare da sostituto di imposta andando a pagare per vostro conto gli F24.
Affidandovi ad Idyllia avrete la possibilità di pagare la cedolare secca considerando come base imponibile il solo canone di affitto! Potete in sostanza scaricare tutte le spese sostenute: contattateci subito per maggiori informazioni.
L’accesso alla cedolare secca non è obbligatorio. Potete optare anche per la tassazione ordinaria pagando l’Irpef con aliquote crescenti in base al vostro reddito totale. Infatti, il reddito derivante dalla locazione turistica si anrebbe a sommare a quello derivante dal vostro stipendio, pensione o altra attività.
La vantaggiosità di tale scelta dipende dalle vostre singole situazioni economiche. Solo un’attenta valutazione svolta con l’aiuto di un professionista potrà dirvi cosa è più vantaggioso fare: contattateci subito per una consulenza gratuita.
Chiariamo subito un punto: non sono necessarie autorizzazioni per aprire una locazione turistica. Così come per affittare la vostra casa degli studenti non dovrete chiedere il permesso a nessuno non dovrete chiederlo per affittarla a dei turisti in vacanza, fine della storia.
Per operare però nel massimo della legalità e della trasparenza è necessario richiedere dei codici identificativi, delle ‘targhe’ alfanumeriche obbligatorie che vi distinguono da chi esercita in forma abusiva.
Abbiamo il Codice identificativo nazionale (Ciu), inserito con il Decreto Crescita 2019, i diversi Codici identificativi regionali (Cir) e talvolta sono richiesti anche Codici identificativi comunali!
Il consiglio per non sbagliare è, anche in questa circostanza, quello di contattare gli Urp regionali e comunali.
Resta aggiornato su tutte le normative in ambito di affitti brevi e locazioni turistiche:
Il condominio può vietare la locazione turistica? La risposta è semplice, netta: no.
Per affittare la vostra casa ai turisti non dovete chiedere il permesso al vostro Condominio.
Il condominio non può impedirvi di fare locazione breve anche se nel regolamento sono esplicitamente vietati i bed and breakfast e affittacamere e locande, anche se sono vietate le case vacanza.
La locazione turistica non è una struttura ricettiva, rientra putroppo nella inviolabilità del diritto privato di poter godere liberamente della proprietà privata.
Inutile dire che è sempre bene avere un rapporto di buon vicinato con gli altri condomini.
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