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Sanificazione Coronavirus hotel, case vacanze e b&b

Sanificazione Coronavirus hotel, case vacanze e b&b: ecco come fare

Sanificazione Coronavirus: è uno dei temi più importanti nel mondo dell’ospitalità durante la Pandamenia Covid-19. Dopo il Coronavirus sanificare è diventato un dovere per la propria salute, quella dei propri collaboratori e, soprattutto, quella degli ospiti. Sanificare le camere e gli ambienti di una casa vacanze, di hotel, b&b, guesthouse dal coronavirus SARS-CoV-2 è da considerarsi come una best practice nell’ambito della sicurezza sul lavoro. Inoltre, comunicare e promuovere l’avere sanificato la propria struttura comporta un sicuro ritorno in termini di immagine, quindi di fatturato.

Il 15 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge con il quale si stabilisce la riapertura di tutte le attività produttive e commerciali a partire dal 18 maggio e nel rispetto delle Linee guida indicate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Queste ricalcano sotanzialmente quanto indicato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms). Dalle stesse emerge che non vi sia alcun obbligo di attuare una sanificazione certificata prima dell’apertura né durante la regolare attività. Non sarà obbligatorio inoltre impiegare macchinari specifici come generatori di ozono o vapore. E non è obbligatorio rivolgersi a ditte specializzate e certificate. A fine pagina potrete scaricare il file contenente le linee guida della Conferenza delle Regioni.

Nel nostro articolo troverete invece tutte le informazioni necessarie e aggiornate sul tema ‘sanificazione coronavirus’ e sulle precauzioni da adottare se avete ospiti nelle vostre strutture.

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Cosa è il Coronavirus e la malattia Covid-19

Prima di parlare di sanificazione da coronavirus impariamo a conoscere meglio lo sgradito ‘ospite’.
I coronavirus sono una pericolosa famiglia di virus che possono causare infezioni al sistema respiratorio, dal semplice raffreddore fino a polmoniti mortali, oppure altre malattie gravi come la sindrome respiratoria acuta grave (Sars) e la sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers). Vengono chiamati in questo modo per la loro particolare forma a corona, ben visibile al microscopio.

I primi coronavirus sono stati identificati negli anni sessanta e da subito è apparsa la loro capacità di infettare gli animali e gli essere umani. Nei telegiornali sentiamo parlare genericamente di coronavirus ma quello che interessa la terribile Pandemia che ha colpito tutto il mondo nel 2020 è il ‘Sars-Cov-2′ , come è stato rinominato ufficialmente dall’ ‘International Committee on Taxonomy of Viruses (Ictv).

Il ‘Sars-Cov-2’ può provocare la malattia Covid-19: CO-rona, VI-rus, D-disease (malattia in inglese), 2019, l’anno in cui si è manifestata per la prima volta nella città di Wuhan, in Cina. I sintomi più comuni del Covid-19 sono: febbre, tosse secca, stanchezza cronica, dolori muscolari, sostanzialmente si somigliano molto ai sintomi influenzali. Purtroppo, però, la Covid-19 può essere molto più letale di una banale influenza stagionale. Soprattutto per persone anziane e soggetti immunodepressi. Circa una persona su cinque si ammala gravemente e necessità di ricovero ospedaliero. Ecco perché in tutto il mondo sono state prese drastiche misure di sicurezza e contenimento.

Come si trasmette il Coronavirus, precauzioni e sicurezza

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L’argomento è di particolare interesse per il mondo dell’hospitality e del Turismo in generale. Il coronavirus si trasmette  attraverso le goccioline del nostro respiro e con facilità e rapidità disarmante: colpi di tosse, starnuti, ma anche con il semplice contatto, come le strette di mano.

Chi ha all’interno delle proprie strutture degli ospiti durante la Pandemia è pertanto a rischio contagio e deve prendere le dovute precauzioni. Queste sono né più né meno quelle che riguardano tutti i cittadini:

  • mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro
  • evitare il contatto fisico
  • usare mascherine se presentate sintomi
  • lavare spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi
  • in alternativa igienizzare con detergenti a base alcolica (come l’Amuchina)
  • usare guanti e mascherine durante le pulizie

Quanto tempo resiste sulle superfici il coronavirus?

Recenti studi scientifici confermano che il coronavirus può sopravvivere nell’aria due o tre ore mentre il coronavirus resiste sulle superfici anche due o tre giorni alcune superfici in ambienti interni, come plastica e acciaio, anche due o tre giorni, come indicato dalla autorevole rivista Science.
Il coronavirus che provocava la temibile Sars poteva restare nelle superici non porose anche fino a nove giorni.
Per quanto riguarda il Sars Cov 2 sono allo studio continui approfondimenti. Non dimentichiamo che è un virus nuovo, e, nessuno, in questo momento, può affermare di conoscerne tutti gli aspetti alla perfezione.

Sanificazione Coronavirus in case vacanze, hotel e b&b

Come abbiamo detto in riferimento alla necessità di sanificare l’ambiente da coronavirus, sono diverse le strutture che anche durante la pandemia hanno o hanno avuto degli ospiti. Si tratta per la maggior parte di medici, infermieri, lavoratori che hanno a che fare con l’emergenza Covid-19, a maggior ragione appare opportuno prendere misure precauzionali e seguire protocolli di sanificazione rigorosi.                                     

Non vi sono al momento direttive ufficiali specifiche per le strutture ricettive. A nostro avviso sarebbe bene fare riferimento alle indicazioni dell’Istituto superiore di sanità in merito all’igiene e alla sanificazione negli ambienti chiusi: come in hotel, b&b, case vacanze e guesthouse.

  1. Sanificazione dell’aria. Per sanificare l’aria è necessario garantire un ricambio dell’aria costantemente ed in tutti gli ambienti. Aprire le finestre più lontane dalle strade trafficate e NON lasciarle aperte la notte.                                                                                                                                                     
  2. Sanificazione delle superfici. Per sanificare le superfici durante le pulizie usare prodotti specifici, guanti e mascherine. Utilizzare acqua e sapone possibilmente con alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5% (candeggina). Durante le pulizie utilizzare guanti e mascherine. Stare attenti agli eventuali dosaggi dei prodotti di pulizia e non miscelare assolutamente quelli contenenti ammoniaca con candeggina o altri prodotti. Arieggiare il più possibile gli ambienti al termine di ogni operazione di pulizia.                                                                                                                                                                                                                         
  3. Sanificazione impianti ventilazione. Sanificare gli impianti di ventilazione è sempre molto importante. Pulire con regolarità griglie e prese d’aria degli impianti di ventilazione e condizionamento. Impiegare un panno umido con alcol etilico al 75% o anche solo acqua e sapone. L’Istituto superiore di sanità raccomanda in particolare di tenere accesi e in buono stato di funzionamento tutti gli eventuali impianti di ventilazione meccanica controllata (Vmc) tenendone sotto controllo temperatura, umidità relativa, CO2 e in più in generale tutti i parametri microclimatici. Pulire regolarmente filtri ed eventualmente sostituire quello esistente con un pacco filtrante più efficiente.

 

Sanificazione Coronavirus con Ozono: cosa è, e soprattutto, funziona?

L’Ozono (O3) è un gas naturale dotato di un forte potere ossidante e per questa ragione viene impiegato sempre più spesso come disinfettante, battericida e sterilizzante. In Francia viene impiegato nella disinfezione delle acque potabili dai primi del ‘900. La sua efficacia è indubbia e certificata.

L’Ozono è in grado di distruggere batteri, funghi, insetti, muffe, e di inattivare il 99% dei virus.

Ricordiamo ancora una volta che il Sars Cov 2 è un virus nuovo. È stato isolato, ovvero ‘identificato’, per la prima volta al mondo, il 2 febbraio 2020. A compiere l’impresa un team di ricercatrici dell’ospedale Spallanzani di Roma, e consentiteci di aprire una piccola parentesi e sottolineare quanto dobbiamo essere fieri e orgogliosi per questo.

Nessuno al momento può dire che l’Ozono è efficace al 100% contro il Sars Cov 2. Abbiamo però studi e documenti ufficiali autorevoli che possono aiutarci nel prendere le nostre scelte.

L’Ozono inattiva il 99% dei Virus.

Riportiamo testualmente il parere ufficiale del Comitato nazionale della sicurezza alimentare (Cnsa) contenuto nella circolare del 27 ottobre 2010 del Ministero della Salute.                                                                                            

“…..L’inattivazione dei virus è stata finora meno studiata di quella dei batteri; è comunque noto che anch’essa avviene rapidamente in seguito ad ozonizzazione, anche se richiede una somministrazione di gas a concentrazioni superiori rispetto a quella necessaria per i batteri (Kim et al., 1999). Si è osservato, infatti, che le curve di inattivazione mostrano un rapido abbattimento delle colture fino al 99%; il restante 1% richiede un tempo maggiore per la totale inattivazione. Vari studi effettuati sulla sensibilità dei virus all’ozono hanno dimostrato che i virus provvisti di membrana sono nettamente più sensibili di quelli che ne sono sprovvisti. Il meccanismo di azione dell’ozono sui virus non è sicuramente quello di una distruzione, come nel caso dei batteri, ma di un’inattivazione; l’azione dell’ozono consisterebbe in un’ossidazione, e conseguente inattivazione, dei recettori virali specifici utilizzati per la creazione del legame con la parete della cellula da invadere. Verrebbe così bloccato il meccanismo di riproduzione virale a livello della sua prima fase: l’invasione cellulare…”

 

Uno studio del 2003 del ricercatore americano, Girard V. Sunnen, ha dimostrato come l’ozono fosse efficace contro la Sars, ‘cugina’ del Sars Cov2.

⦁ Un recente articolo della rivista scientifica Tailandese ‘Thailand Medical’ indica come vi siano ben 17 studi scientifici che dimostrano l’efficacia dell’Ozono contro i Sars Coronavirus. 

Per chi volesse approfondire il tema ecco una interessante intervista sul tema al professor Cartesio d’Agostini, professore e ricercatore dell’Universistà Tor Vergata di Roma.                                                                                          

 

Possiamo affermare senza temere smentite che sanificare gli ambienti con ozono è:

⦁ Ecologico: al contrario di molti altri disinfettanti non rilascia residui perché entrando a contatto con l’aria si trasforma in ossigeno

⦁ Sicuro: la food and drug administration l’ha definito l’ozono come sicuro.

⦁ Potente: elimina batteri; funghi, insetti, muffe, cattivi odori e inattiva il 99% dei VIRUS

Come fare sanificazione coronavirus ozono in case vacanze e b&b

Partiamo dal fatto che le procedure di sanificazione contro il Coronavirus sono le stesse che si applicano nel caso di una sanificazione per batteri o parassiti. Quello che cambierà saranno i tempi di applicazione.

La sanificazione degli ambienti con ozono viene effettuata da specifici macchinari denominati ozonoficatori e generatori di ozono. L’ozono, infatti, non è immagazzinabile, non è trasportabile e ha un ciclo di vita limitato, in quanto, ed è una delle sue caratteristiche più apprezabili, si trasforma in ossigeno dopo l’ossidazione.

Gli ozonoficatori possono essere di tre tipi, a seconda della funzione svolta. Alcuni combinano anche più di una o tutte le funzioni.

Vediamoli nel dettaglio:

Aria 

  • Sanificazione profonda in assenza di persone
  • Produzione di ozono tramite sistema a scarico
  • Catalizzazione dell’ozono in eccesso (riconversione in ossigeno).
  • Profumazione con essenze

Acqua-Aria

  • Il macchinario consente di addizionare l’ozono dell’acqua.
  • L’acqua addizionata di ozono potrà essere utilizzata come un disinfettante naturale che non lascia residui.
  • Alcuni modelli possono essere integrati alle lavatrici così da poter ozonizzare anche eventuali tessuti lavabili.

Aria con split

  • Simili ai condizionatori portatili.
  • Hanno degli split che immettono l’ozono negli ambienti
  • Possono essere programmati per essere usati in presenza o assenza ospiti

 

Ma come si fa una sanificazione ad Ozono?

 

Di seguito gli step standard per sanificare, a titolo di esempio, una camera da letto:

  1. pulire come da abitudine l’ambiente, preferibilmente con acqua e sapone
  2. aprire tutti i vani presenti, inclusi armadi e cassetti
  3. chiudere porte e finestre
  4. posizionare il macchinario e impostare i tempi di azione
  5. i tempi variano fra i 20 e i 40 minuti, dipendono da cubatura e obiettivi*
  6. a sanificazione terminata non vi sono particolari accorgimenti da prendere

 

*uno standard di calcolo impiegato dai professionisti di settore è il seguente: 1 grammo/ora di ozono per circa 10 metri cubi a venti gradi di temperatura per sanitizzare un locale in circa mezz’ora.

L’acqua ozonizzata può essere impiegata come un normale detergente ma con un potere disinfettante circa 2mila volte più potente di un normale detergente.

L’ozono purifica l’aria, l’acqua, penetra tutte le superfici inclusi i tessuti: tende, cuscini, copriletti, materassi, cuscini, e così via.

L’ozono penetra negli impianti di condizionamento e nei canali di aerazione e in tutti gli scarichi: distruggendo ogni microorganismo.

Sanificazione ozono fai da te e professionale

Ok, la sanitizzazione ad ozono vi ha conquistato e volete procedere con la sanificazione del vostro appartamento o della vostra camera: avete due alternative:

⦁ sanificazione ad ozono fai da te
⦁ sanificazione ad ozono con azienda specializzata e certificata

Entrambe le soluzioni sono valide, la scelta dipende da alcune variabili: tipo di immobile, organizzazione e staff che impiegate normalmente nelle pulizie, budget.

Dal canto nostro riteniamo opportuna una sanificazione iniziale con una azienda specializzata e certificata, così da poter andare certamente più a fondo, in particolare in immobili che sono rimasti fermi durante l’emergenza Covid19.

Non ci dimentichiamo che la sanificazione ad ozono è valida anche per batteri, insetti, parassiti, sarebbe quindi utile a prescindere.

Dopo una prima sanificazione con personale qualificato è opportuno prevederla ad ogni cambio ospite.

 

Quanto costa sanificazione con ozono

Quali sono i migliori ozonificatori in commercio? Quanto costa un generatore di ozono? Sono domande che vi saranno certamente venute in mente. 

Esistono diversi generatori di ozono in commercio, da quelli per uso domestico, che si trovano su marketplace online anche a 29 euro fino a quelli professionali ma comunque utilizzabili da chiunque.

Il costo di un ozonificatore professionale parte da 250 euro per superare i 2.000 euro.

E’ importante che il generatore di ozono sia certificato da un organismo riconosciuto come la Euota o la Echa.

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Sanificazione coronavirus con vapore

In un’interessante intervista rilasciata a Fanpage, Matteo Fadenti, specialista in tecniche della prevenzione degli ambienti e dei luoghi di lavoro e consigliere dell’Associazione italiana formatori ed operatori della sicurezza sul lavoro (Aifos), ha dichiarato che “il vapore potrebbe rivelarsi efficace anche per eliminare il Coronavirus”.
“Non abbiamo ancora dati certi – ha spiegato l’esperto a Fanpage – ma secondo alcuni studi recenti il virus potrebbe sopravvivere anche sui pavimenti per alcuni giorni, anche per questo è bene togliersi sempre le scarpe prima di entrare in casa. Ma, in ogni caso, sappiamo che sono davvero rarissimi i batteri che resistono ad elevate temperature e alla sterilizzazione. Quindi il vapore possiamo considerarlo un metodo sicuro per pulire le nostre case anche dal Covid-19”.

 

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Linee guida Oms per sanificazione contro Coronavirus

Il 21 marzo 2020 l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato le linee guida provvisorie da seguire durante l’emergenza Covid19 nelle strutture ricettive, alberghiere ed extralberghiere. Il documento si rivolge anche a chi offre accoglienza in alloggi privati.

L’Oms non suggerisce l’impiego di particolari macchinari e/o tecnologie per sanificare gli ambienti.

E’ fortemente suggerito il potenziamento di tutte le operazioni di pulizia con l’impiego di candeggina/varechina, alcool al 70% e lavaggio tessuti ad alte temperature, sopra i 70 gradi.

Raccomandato l’impiego dei dispositivi di protezione personale: mascherine, guanti, grembiuli usa e getta, scarpe chiuse.

Bandito l’utilizzo di stracci e tessuti, meglio materiali di carta usa e getta.

Fortemente raccomandata l’aereazione quotidiana degli ambienti.

In ottica preventiva, verificare il corretto funzionamento di lavastoviglie, lavatrici, in particolare il settaggio della temperatura, e il corretto funzionamento degli impianti di ventilazione/climatizzazione.

In questo articolo specifico potete approfondire le linee guida dell’Oms su sanificazione e prevenzione nelle strutture ricettive.

Ecco invece le Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive

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